Attualmente vivo e lavoro in Italia, ma ho trascorso gli ultimi all’estero.
6 anni a Monaco di Baviera, 6 anni che non definirei sempre facili, ma certamente intensi.
Credo che la lontananza dai luoghi in cui siamo cresciuti possa avere un ruolo importante nel farci avvicinare alla nostra interiorità.
Talvolta la distanza permette di vedere con più chiarezza dinamiche in cui altrimenti saremmo immersi (e da cui magari sommersi), talvolta fa sentire inconsciamente più protetti.
Spesso la maggior solitudine data da una nuova quotidianità permette l’emergere (talvolta nostro malgrado) di emozioni faticose, dolorose o magari confuse.
Che siano piacevoli o meno, facili da comprendere o indecifrabili, è certo che le emozioni si esprimano tutte in maniera “vera e sentita” solo nella propria lingua madre, l’unica in grado di dare immediatamente sensazione di “Casa”, qualunque sia il significato che tale parola assuma dentro di noi.

Per questo motivo offro consulenza e percorsi psicologici via Skype (o FaceTime) per chi vive all’estero e desidera fermarsi ad ascoltare cosa hanno da raccontare le proprie voci interne e cambiare ciò che non fa star bene.